Il mercato immobiliare torna a correre a Torino
Secondo il report dell'Osservatorio Fiaip, con lo slancio delle contrattazioni anche i prezzi del mercato immobiliare di Torino sono tornati a salire.
Colpita ma non affondata. Anzi, la pandemia è già un ricordo lontano. Questa la fotografia che sintetizza il report dell’Osservatorio Fiaip, in merito alla situazione immobiliare di Torino e provincia. Nel 2021 infatti il mercato del mattone ha registrato 36.860 compravendite, segnando un +31,5% sull’anno precedente. Solo nel capoluogo si sono concluse 15.224 transazioni, un aumento del 28% rispetto al 2020, mentre nel resto della provincia l’incremento è stato pari al 34% (con 21.636 affari). E con lo slancio delle contrattazioni anche i prezzi delle case sono tornati a salire: aumento medio dell’1,5% per Torino, +1% invece per i comuni della provincia.
«Il mercato della casa nell’ultimo anno è ripartito con una ripresa massiccia delle compravendite e un ritorno del segno positivo nei prezzi — commenta Claudia Gallipoli, presidente di Fiaip Torino — il +28% di transazioni nel 2021 fa di Torino la terza città d’Italia con il maggior numero di compravendite, dopo Milano e Roma. Un ottimo risultato non solo in confronto all’andamento del 2020, che ha visto la frenata con un -8,6%, ma anche rispetto al pre pandemia. A Torino l’aumento sul 2019 è stato dell’11%, mentre in provincia si è registrato il +27%». A trainare i valori degli immobili il centro (+3,1%), anche grazie alle recenti opere di riqualificazione che hanno dato vita a residenze di lusso come Palazzo Alosio e Casa Vélo. Capofila piazza San Carlo (+3,4%, con una media di 4 .430 euro al mq), seguita da piazza Statuto con il +3,1% (2 .889 euro al mq) e piazza Vittorio Veneto con il 2,6% (3 .443 euro al mq). Un’onda lunga in cui si inserisce anche la zona di Cit Turin (+2,6%), considerata il fiore all’occhiello del mercato immobiliare.
Da 8 anni infatti la sua crescita è costante grazie alla vicinanza con la metro, il tribunale, il grattacielo e i servizi. E poi risalgono pre collina e collina, così come tutte le aree lungo il fiume: +2,2% per Borgo Po, poi Gran Madre e Crimea (+2,1% dopo il segno negativo degli ultimi 2 anni). Valori in salita anche per Madonna del Pilone, Sassi e Bertolla (+1,9%), così come Cavoretto (+0,8%). Zone tornate in voga per la possibilità di godere più facilmente di spazi all’aperto e a contatto con il verde, i nuovi desideri dei cittadini dopo le passate restrizioni. Valori positivi anche per i quartieri più vicini al centro: Cenisia (+1,9%), Crocetta, Vanchiglia, Aurora e Regio Parco (+1,8%), più indietro San Salvario (+1,3%).
E poi tornano in positivo le periferie, anche se in maniera minore, dopo anni di calo. A guidare la ripresa Mirafiori Nord e Sud (+1,7 e +1,6%), e poi Santa Rita, Lingotto e Madonna di Campagna. Inoltre il 2021 ha mostrato un andamento in controtendenza anche per il settore commerciale, con un incremento delle compravendite del +26,6% rispetto al 2020 e del +14% rispetto al pre Covid. Ancora negativo il valore, che si attesta al -2%, ma in netta ripresa rispetto al -5,5% del 2020.
Fonte: Corriere della sera