Superbonus 110% e lo sblocco della cessione dei crediti
Tra i vari interventi previsti nel decreto Semplificazioni, è previsto un emendamento che sblocca la cessione dei crediti relativi al Superbonus 110% e agli altri bonus edilizi.
Con questa modifica viene eliminata la data del 1° maggio 2022 come termine dal quale far decorrere le cessioni facilitate dei bonus. Inoltre, l’emendamento ammette nuovamente a regime facilitato anche le cessioni e gli sconti in fattura comunicati all’Agenzia delle Entrate prima di quella data, che rischiavano di rimanere bloccati. Il decreto passerà ora al Senato per l’approvazione definitiva. Deve essere convertito in legge entro il 20 agosto.
Quante sono state le risorse sbloccate?
Dal 1° luglio 2021 al 31 maggio 2022 sono stati avviati circa 150.000 interventi per 27 miliardi, secondo le stime dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance). Di questi, almeno la metà sarebbe a rischio di monetizzazione, quindi parliamo di un rischio pari a circa 13,5 miliardi. Risorse che saranno sbloccate dal Decreto Semplificazioni.
Quali sono le regioni che hanno usufruito di più del Superbonus 110%?
Secondo un’analisi realizzata dall’Ance, gran parte dei 150.000 interventi del Superbonus avviati da luglio 2021 sono concentrati in Lombardia (23.139), Veneto (18.444) e Lazio (13.121). Seguono Emilia-Romagna (11.691), Toscana (11.214), Piemonte (10.440), Sicilia (10.363), Puglia (9.008) e Campania (8.658). Le regioni in cui sono stati avviati meno lavori sono: Valle d’Aosta (350), Molise (895), Basilicata (1.559) e Liguria (1.738).
La sorte del Superbonus «per 30mila imprese è questione di vita o di morte», ha dichiarato Dario Costantini, presidente del Cna, al termine dell’incontro con il governo a Palazzo Chigi, martedì 26 luglio. Cande, la Class Action nazionale dell’edilizia, ha chiesto un intervento urgente per risolvere la questione.
Superbonus: nei condomini il 49% degli interventi
L’Oice, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura, ha dichiarato che il Superbonus 110% è stato usato prevalentemente dai condomìni (49%) e per interventi riguardanti prevenzione sismica e per la riduzione del divario Nord/Sud. Secondo i dati elaborati da Oice su fonti Enea e Cerved, i fondi destinati ai condomini assorbiranno a fine 2023 il 70% del totale. “Il decreto Aiuti non ha risolto importanti problemi sul fronte della cessione dei crediti relativi a interventi precedenti maggio 2022; confidiamo quindi molto sulla nuova norma del decreto Semplificazioni fiscali che potrebbe evitare tante difficoltà a professionisti, studi e società che hanno preso in carico tali interventi” ha commentato Fabio Tonelli, coordinatore del gruppo di lavoro OICE SUPERBONUS
Fonte: Immobiliare.it