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Risoluzione del contratto di locazione: una guida per Inquilini e Proprietari

Comprendere il Diritto di Recesso nel Contratto di Locazione

Il contratto di locazione, un accordo giuridicamente vincolante tra inquilino e proprietario, può essere interrotto seguendo le norme stabilite dalla legge. L’articolo 27 della Legge 392/78 offre una panoramica chiara su come e quando le parti possono recedere dal contratto.

Le Condizioni per il Recesso dell’Inquilino

La legge italiana prevede due scenari principali per il recesso dell’inquilino: un accordo contrattuale predefinito sul periodo di preavviso o la possibilità di recedere per gravi motivi, con un preavviso di sei mesi.

Procedure per la Disdetta del Contratto di Affitto

L’inquilino che intende recedere deve inviare una lettera di disdetta al proprietario, rispettando i termini di preavviso. Questo periodo è cruciale per garantire il rispetto dei termini contrattuali e per evitare complicazioni legali.

Il Diritto di Recesso del Locatore

Anche il proprietario può recedere dal contratto, ma solo in circostanze specifiche e con un preavviso di sei mesi. Questo diritto è limitato a situazioni come la necessità di rientrare in possesso dell’immobile o la vendita dello stesso. In caso di mancato rispetto delle motivazioni dichiarate, l’inquilino ha diritto a specifici rimborsi.

Fonte dell’articolo quifinanza.it.

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Chi paga le utenze in affitto? Guida pratica per inquilini e proprietari

Nel mondo degli affitti, una delle questioni più dibattute riguarda la responsabilità del pagamento delle utenze. Chi dovrebbe occuparsi di queste spese: l’inquilino o il proprietario? In questo articolo, cerchiamo di fare chiarezza sul funzionamento e la suddivisione delle spese in una casa in affitto.

Contratto d’affitto: un baluardo di garanzie

Il contratto d’affitto rappresenta una protezione per entrambe le parti: inquilino e proprietario. Questo documento specifica chiaramente chi è responsabile per quali spese. La ripartizione di queste ultime può variare a seconda del tipo di contratto (cedolare secca, concordato, breve, ecc.), ma esistono dei punti fissi da considerare.

Le utenze: una responsabilità dell’inquilino

Sottoscrivendo un contratto di affitto di media o lunga durata, tutte le spese legate alle utenze (gas, luce, acqua, nettezza urbana, ecc.) vengono generalmente addebitate all’inquilino. Anche nel caso in cui il proprietario sia l’intestatario delle bollette, è l’inquilino – come utente del servizio – a doverne sostenere il costo.

Le spese condominiali: una questione più complessa

Le spese condominiali, tuttavia, seguono regole leggermente diverse. Le spese ordinarie, come la manutenzione del condominio e le utenze comuni, sono a carico dell’inquilino. D’altro canto, le spese straordinarie, come le ristrutturazioni o il rinnovo del condominio, sono responsabilità del proprietario della casa.

Mancato pagamento: le possibili conseguenze

In caso di morosità, la compagnia fornitrice del servizio può prendere provvedimenti legali contro l’intestatario del contratto. Se l’intestatario è il proprietario, può poi rivalersi sull’inquilino. Tuttavia, se l’intestatario è l’inquilino, è quest’ultimo ad essere l’unico danneggiato, anche nel caso estremo in cui la compagnia decide di interrompere la fornitura all’appartamento per insolvenza.

La gestione delle spese di utenza in una casa in affitto può sembrare un labirinto, ma con la giusta guida e chiarezza, diventa più facile navigare. Speriamo che questo articolo possa aiutarti a capire meglio le tue responsabilità come inquilino o proprietario.

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Bonus affitto giovani 2023

Bonus affitto giovani 2023

Bonus affitti giovani under 31 sarà attivo anche per il 2023, al fine di incentivare e sostenere i giovani, che hanno deciso di vivere da soli.

Il bonus affitto è rivolto ai giovani dai 20 fino ai 31 anni di età non compiuti in possesso di un reddito complessivo annuo non superiore a 15.493,71 euro e che abbiano stipulato contratti di affitto per l’intera unità immobiliare o porzione di essa da destinare a propria abitazione principale.

Il bonus affitto è previsto dall’articolo 1, comma 155 della Legge di Bilancio 2022 e prevede una detrazione dall’imposta lorda di 991,60 euro per i primi quattro anni di durata contrattuale, se superiore, la detrazione è pari al 20% dell’ammontare del canone di locazione entro il limite massimo di 2.000 euro di detrazione.

La richiesta per beneficiare del bonus affitto giovani 2023 deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate al momento della dichiarazione dei redditi.

Bonus Affitto Giovani (under 31): i dettagli

La legge di bilancio 2023 ha confermato anche per il 2023 il bonus affitti giovani che consiste nella possibilità di beneficiare di una detrazione dall’imposta lorda di 991,60 euro per i primi quattro anni di durata contrattuale.

Se superiore, la detrazione è pari al 20% dell’ammontare del canone di locazione entro il limite massimo di 2.000 euro di detrazione. Il bonus è finanziato dallo Stato con il Fondo affitti giovani.

Il bonus affitto è stato introdotto per il 2022 per aiutare le giovani generazioni a uscire dall’abitazione di famiglia, e costruirsi una indipendenza abitativa. Esso è destinato a tutti i cittadini che hanno un’età che va dai 20 ai 31 anni (non compiuti), ed è pensato per sostenere soprattutto i giovani più in difficoltà economica.

Il bonus è legato in particolar modo alla residenza principale del soggetto richiedente: questo vuol dire che è necessario che il giovane, per accedere al sostegno, abbia stipulato un contratto di affitto con un proprietario di casa sulla prima abitazione.

Non è possibile quindi richiedere il sostegno se il giovane vive nella casa di famiglia. Inoltre per poter richiedere questo bonus è necessario che l’immobile in cui vive stabilmente in affitto il giovane abbia alcune caratteristiche: non deve essere lo stesso dei genitori, e non deve rientrare nelle categorie considerate come abitazioni signorili o di lusso, o ad uso turistico.

Chi ha i requisiti richiesti, dopo aver inoltrato la domanda, potrà ottenere il bonus sotto forma di credito di imposta. L’agevolazione, non prevede nessuno sconto sull’affitto. L’agevolazione verrà corrisposta sotto forma di detrazione IRPEF, che potrà essere fruita tramite la dichiarazione dei redditi.

Benficiari

Il bonus affitto under 31 viene rivolto esclusivamente ad una fascia giovanile della popolazione: si tratta di un sostegno che si può richiedere da 20 a 31 anni di età (non compiuti). Si tratta di un intervento che va di pari passo con il bonus casa under 36, riferito agli acquisti di abitazioni con mutuo.

Per poter accedere al bonus affitti under 31 è necessario quindi rispettare alcuni requisiti essenziali:

  • Avere un’età che va da 20 a 30 anni e 364 giorni;
  • Avere un reddito annuo inferiore a 15.493,71 euro;
  • Stipulare un contratto di locazione per la prima abitazione per un immobile che rientra nei requisiti delle categorie catastali, che vanno ad escludere immobili di tipo signorile, o di destinazione turistica.
  • L’immobile per cui si chiede l’agevolazione non deve essere di proprietà dei genitori del giovane.

In breve, il sostegno è rivolto ai giovani fino ai 31 anni di età, che vivono, anche in edifici in condivisione, fuori dall’abitazione della famiglia di origine, con limite di reddito di 15.493,71 euro. Questo sostegno si può richiedere anche nel caso di giovani coppie, e il reddito di riferimento è quello complessivo.

Va tenuto conto che l’immobile per cui si richiede lo sconto deve rientrare entro alcune categorie catastali, per cui vengono escluse alcune tipologie di abitazioni dalla possibilità di fruizione del sostegno. Non è possibile chiedere il bonus affitti under 31 per le seguenti tipologie di immobili:

  • Edilizia residenziale pubblica;
  • Immobili con finalità esclusivamente turistiche;
  • Immobili che rientrano nelle categorie A/1, A/8 e A/9, ovvero immobili di lusso, di tipo signorile, abitazioni in ville e palazzi con pregi storici e artistici.

Possono invece essere inclusi tra gli immobili per cui richiedere il bonus anche quelli per cui è prevista la cedolare secca, una particolare agevolazione di tipo fiscale.

Come Funziona?

Una volta individuati e rispettati tutti i requisiti per l’accesso al bonus affitti, si può procedere alla richiesta della riduzione del canone di affitto. Il bonus affitti per i giovani under 31 consiste nella possibilità di beneficiare di una detrazione dall’imposta lorda di 991,60 euro per i primi quattro anni di durata contrattuale. Se superiore, la detrazione è pari al 20% dell’ammontare del canone di locazione entro il limite massimo di 2.000 euro di detrazione.

Chi ha i requisiti richiesti, dopo aver inoltrato la domanda, potrà ottenere il bonus sotto forma di credito di imposta. L’agevolazione, non prevede nessuno sconto sull’affitto. L’agevolazione verrà corrisposta sotto forma di detrazione IRPEF, che potrà essere fruita tramite la dichiarazione dei redditi.

Fonte dell’articolo https://fiscomania.com/.